

Dom, 28 febbraio 2021 – II DOMENICA DI QUARESIMA
Uno squarcio di paradiso nel cammino della quaresima. È la "luce taborica" cantata dai padri antichi, tra cui Efrem il Siro, le cui opere costituivano parte essenziale del patrimonio spirituale di quel cristianesimo nestoriano che si diffuse in Oriente, Mongolia compresa. Non è negazione della croce, ma luce che riesce a illuminarla. "Il Signore ha deciso di abitare nella nube oscura", recita il primo libro dei Re (1Re 8,12). Anche noi, come Pietro, Giacomo e Giovanni, capiremo solo a Pasqua.



Gio, 25 febbraio 2021
Il "discorso sul monte" riferito da Matteo ci mostra un Gesù che istruisce le folle, come nella migliore tradizione sapienziale asiatica. Anche il Dalai Lama sarebbe d'accordo con la massima "tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro". Non per niente si chiama "regola d'oro" ed è presente in molte tradizioni religiose del mondo. Gesù però la illumina di una luce nuova, che capiremo al termine di questo pellegrinaggio quaresimale, al compiersi del mistero pasquale.


Per non ricadere nell’indifferenza
testo di Marco Bello | L’attacco a un convoglio di due auto del Programma alimentare mondiale (Pam), da parte di sei uomini armati, ha causato la morte dell’ambasciatore d’Italia in Rdc, Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista congolese…



Dom, 21 febbraio 2021 – I DOMENICA DI QUARESIMA
Marco è più sobrio degli altri Sinottici, va all'essenziale: i cieli si sono appena squarciati, all'uscita dall'acqua del nuovo Adamo; il Padre ha confermato che è proprio lui l'atteso ed ecco "subito lo Spirito lo sospinse nel deserto". Non dobbiamo perdere il filo. Quel Gesù, vero salvatore, deve passare attraverso la tentazione, per aiutare anche noi a respingere modelli di salvezza pre-confezionati e accogliere invece il progetto del Padre: vincere la morte con l'amore, fidandosi.



Gio, 18 febbraio 2021 – dopo le Ceneri
Il Signore non ci tiene all'oscuro, ci dice chiaramente cosa comporta la sua missione nel mondo. Il Figlio di Dio si consegna alle nostre mani, consapevolmente; e di questo vuol farci partecipi. Solo nella logica dell'amore abbiamo accesso al senso più profondo di queste parole, che non sono un inno al dolorismo, ma un invito a seguire la strada da lui aperta. Noi vediamo solo il passo che stiamo compiendo, il Signore ha in mano la storia. Decidiamo di fidarci, camminando dietro a lui.