DOSSIERGlossario minimo

Cabina: ragazzo/a appartenente al gruppo dei «cabinotti», adolescenti amanti della moda firmata e del lusso in generale. Deriva dall’abitudine dei rampolli delle famiglie «bene» torinesi a ritrovarsi davanti ad alcune cabine telefoniche della collina.
Altea: ragazzo/a il cui stile di vita è sobrio, contro le mode, anticonsumista. Nemici dei cosiddetti «cabina», fanno parte del variegato mondo no-global.
Non mi chiudere – mi stai chiudendo: manifestazione di scarsa sopportazione verso qualcuno generalmente noioso e petulante, solitamente un insegnante.
Mi fai scassare: complimento che manifesta grande simpatia e apprezzamento.
Te la tiri – non te la tirare: rimprovero verso colei che ha atteggiamenti da donna inarrivabile.
Fammi fare un tiro: riferito alla sigaretta corrisponde ad un invito di condivisione.
Gaggio/a: persona ridicola, non piacevole.
Micio/a: persona simpatica, affettuosa. Con tono accusatorio e preceduto da non fare esprime invece rimprovero.
Sei fuori: sei matto.
Essere out: essere fuori moda, fuori contesto.
Essere avanti: stile di vita moderno, inteso anche in senso culturale.
Spacchiuso/a: colui che si atteggia a divo.
Fai cisti: richiesta di attenzione.
Di brutto: molto.
Da paura: se esclamato sta ad indicare entusiasmo.
A muzzo: a caso.
Carenzare: centellinare in situazione di carenza.
Sdruso: sorso.
Cellu: abbreviazione di cellulare.
Banfare: esagerare un resoconto al fine di mettersi in mostra.
Segare: se riferito alla scuola o ad una ragazza sta ad indicare «respinto» (mi ha segato = mi ha respinto) (sono stato segato in seconda = mi hanno respinto in seconda).
Tagliare: scolastico, non recarsi alle lezioni mattutine.
(a cura di Maurizio Pagliassotti e Fabio Pugliese)

aa.vv.

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