I vertici della chiesa

Spettabile redazione,
su Missioni Consolata di maggio ho letto lo sconvolgente articolo di Francesco Gesualdi «Le multinazionali all’assalto del mondo». Ne approvo il contenuto; anzi penso che quanto scritto sia solo una minima parte di quanto realmente avviene nel mondo.
Denunciare con l’informazione situazioni di sfruttamento (che sembrano inverosimili) fa molto onore ai responsabili del vostro istituto, anche perché sarebbe molto più facile (e forse anche più redditizio) sottacere le violenze di ogni tipo da parte di evoluti governi, uomini ed istituti vari, che a volte si ritengono difensori di una società in avanzato stato di decomposizione.
La chiesa universale dovrebbe essere dalla parte dell’uomo e non degli interessi singoli. Essendo essa una forza morale, oltre che economica, sarebbe augurabile che si ponesse al fianco dei più deboli, di chi soffre, dei più bisognosi. Ma non è proprio così.
Sembra che nella chiesa universale siano presenti due correnti di pensiero: una che di fatto è dalla parte del potere; l’altra che si schiera decisamente in difesa dei diritti umani. Quest’ultima, a volte, è contestata dai vertici della chiesa.
Pio Moacchi
Savona

Condividiamo le sue riflessioni e ricordiamo: il massimo vertice della chiesa cattolica è Giovanni Paolo II; oggi pochi come lui sono al fianco dei più deboli. Tutti i vescovi, preti e laici dovrebbero fare altrettanto.

Pio Moacchi

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