Insultato l’onorevole Colombo

Spettabile redazione,
l’articolo di Angela Lano (Missioni Consolata, giugno 2000) è molto curioso ed è diviso in due parti. Nella prima l’autrice conferma ciò che ho scritto su la Repubblica; nella seconda conclude con espressioni offensive (emozione, disinformazione, ignoranza, superficialità), che sono tanto più gravi perché smentite dalla prima parte dell’articolo.
Sono stupito di un testo così illogico, di un comportamento così incoerente e dal curioso desiderio di trasformare un dissenso in insulto, strano per una rivista missionaria.
Furio Colombo
Roma

«Citare» non è necessariamente «confermare»…
Sia Furio Colombo sia Angela Lano parlano della scuola matea di Via Cecchi (Torino), con una differenza: mentre il primo è in parlamento, la seconda è un’insegnante e opera come giornalista nell’ambito dell’immigrazione islamica.
Per l’onorevole le lezioni di arabo «solo per bambini arabi» ledono la costituzione italiana. Ma l’insegnante precisa che le lezioni sono un’alternativa all’ora di religione cattolica per chi cattolico non è; e ascrive al parlamentare disinformazione.
L’informazione corretta è un dovere, specie per una rivista missionaria,

Furio Colombo

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