Congo Rd. Il missionario medico

Venticinque anni dalla morte di padre Oscar Goapper

Padre Oscar Goapper, fondatore dell'ospedale di Neisu, in RdC. (Foto Archivio MC)
Repubblica democratica del Congo
Duilio Plazzotta

Nella missione di Neisu a una trentina di chilometri da Isiro nel Nord Est della Repubblica democratica del Congo, il 18 maggio scorso, si è celebrato il venticinquesimo anniversario della morte di padre Oscar José Goapper Pascual, giovane missionario della Consolata e medico. Un missionario che «ha lasciato il segno».

Padre Oscar era figlio di José Elgasto e di Nelly Terma ed era nato il 25 settembre 1951 a Venado Tuerto, nella provincia di Santa Fé in Argentina.
Dopo le scuole secondarie, Oscar sente la chiamata a essere missionario e domanda di entrare dai missionari della Consolata presenti nella sua città. Viene accolto e inviato in Italia per continuare il cammino formativo. Terminato il cammino di formazione è ordinato sacerdote a Torino il 19 giugno 1976. Viene subito inviato in Argentina per essere animatore missionario e poi anche formatore. Nel 1981 scrive al superiore generale per chiedergli di poter finalmente andare in missione, anche se aggiunge: «Seguire il Signore fedelmente e senza mettere condizioni è vitale per me», manifestando la disponibilità che lo avrà sempre caratterizzato. Pensando che gli sarebbe stato utile in missione aveva seguito il corso per infermieri professionali. Diceva: «Aspetto con impazienza il giorno della partenza, ma sono cosciente che non si può improvvisare la missione».

Il 27 Aprile 1982 arriva finalmente nella missione di Neisu nel Nord Est dello Zaire. Padre Oscar si accorge subito della necessità di avere un luogo adatto per curare tanta gente ammalata. In un primo tempo trova aiuto occasionale da parte del dottor Leta direttore della clinica del Est a Isiro. Con l’accordo dei suoi confratelli, i padri Antonello Rossi e Richard Larose e con l’aiuto di fratel Domenico Bugatti decide di seguire la costruzione di un ospedale, ma ci vorrà un medico che sempre presente. Allora dice al suo superiore: «Se non ci sono dei medici laici che vogliano venire a Neisu, diventerò io stesso medico». Con il permesso del superiore generale si iscrive alla facoltà di medicina dell’Università di Milano. Cominciano lunghi anni e padre Oscar divide il suo tempo, le sue energie e le fatiche tra Europa e Zaire. Finalmente dottore, resta definitivamente a Neisu tra i suoi ammalati.
A quei tempi mi trovavo a Kisangani, piuttosto distante da Neisu ma ho avuto modo di incontrarlo alcune volte in occasione di qualche viaggio a Isiro e ancora meglio quando venne a Kisangani assieme a suor Cristina per partecipare a giornate di formazione per dottori. Come tante persone, anch’io fui colpito dalla sua giovialità, apertura e capacità di instaurare subito bella amicizia.

Duilio Plazzotta

tratto da consolata.org . Continua a leggere qui.

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