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Erano i giorni tragici dell’esodo dal Rwanda, luglio 1994. Ricordo una donna con un cesto in testa, un fagotto sotto il braccio destro e sul sinistro un bimbo di pochi mesi, che tentava di succhiare qualche goccia di latte…
COME UNA ROCCAFORTE INESPUGNABILE? Che ci fanno i padri Luigi ed Enrico in un paese considerato un covo dell’«ndrangheta»? Ieri, però, è stato preso l’«imprendibile». Ma la battaglia per la legalità è ancora lunga e difficile. «Popolo di Platì, svegliati…
LE SFIDE DI UN «PELE’» MANCATO «La mia casa è la stessa di 13 anni fa, come l’hai vista tu. Nulla è cambiato. Ultimamente mi sono ritrovato solo. Così ho fatto anche il portinaio, il cuoco, il lavandaio…». Confidenze di…
UN «MATE» INDIGESTO Povertà e ricchezza, tristezza e gioia, speranza e paura del futuro… Un intreccio che colpisce chi visita il «gigante buono» sudamericano. Ma la miseria può diventare «cattiveria». Il Boeing 747 della Aerolineas Argentinas mi depone sull’aeroporto…
Ghadamès, l’«interdetta» Se si può parlare di mal d’Africa, a maggior ragione si può definire la passione per il deserto qualcosa di più di una malattia. Ancor oggi chi viaggia sulle strade asfaltate del sud algerino non può non restare…
L’ESODO DI UN POPOLO SENZA SPERANZA Quale domani per l’Armenia? È una domanda che sorge naturale girando per le strade semideserte di Erevan. Il futuro di un paese dipende dai suoi abitanti. Ma gli armeni se ne stanno andando: preferiscono…
Anna, 98 anni… Cari missionari, la vostra rivista, letta in famiglia da moltissimi anni, è sempre graditissima. La mamma Anna, di 98 anni, fisicamente invalida, ma lucidissima, vi legge tutti i mesi e prega… Ci piace il vostro dialogo e…
ASPETTANDO LE ROSE Il 16 febbraio 1926, «dies natalis» del beato Giuseppe Allamano, fa parte della storia dei missionari e missionarie della Consolata, e non solo. È però «curioso» notare come il loro Istituto sia stato fondato da un uomo…
LO SCANDALO CONTINUA di Alberto Chiara (*) L’Afghanistan è sì un paese affamato, assetato, povero; è sì uno stato imbavagliato per colpa della crudele ottusità dei talebani; è sì rifugio di Osama bin-Laden e di tanti altri terroristi, ma…
A KABUL NON BASTANO GLI AQUILONI «Il risultato è che i sovietici se ne sono andati, mentre i vincitori – i mujaheddin – la guerra non l’hanno ancora smessa, 12 anni dopo la ritirata sovietica. Anzi, molti di loro l’hanno anche importata, al…