Panorama Missionario

AFRICA
L’evangelizzazione deve far fronte a varie sfide. Come annunciare il messaggio di salvezza in un contesto di povertà, miseria, con lo sfondo di una storia fatta di umiliazioni, violenza e schiavitù, alle prese con il problema della fame, della guerra, con tensioni sociali e tribali, nell’instabilità politica vissuta come situazione di normalità, con quotidiana esperienza di violazione dei diritti umani?
L’Africa è un continente emarginato (un’appendice senza alcuna importanza), maltrattato, dimenticato e abbandonato.

Parlando dell’Oceania che ha nell’inculturazione la principale sfida missionaria, mons. Sarah, segretario di Propaganda fide, osserva: «L’inculturazione non è né una canonizzazione, né una incoronazione della cultura con il rischio di assolutizzarla, ma l’epifania e l’irruzione del Signore nel cuore di un popolo e di una cultura. Attraverso di essa, Dio si muove dal di dentro la cultura e la purifica. In tal modo il vangelo trasforma le tradizioni di un popolo e di una cultura, offrendo nuovi punti di riferimento. Quando il vangelo entra nella vita, la smuove; le offre un orientamento nuovo, dei nuovi riferimenti morali ed etici».

ASIA
Il continente ospita i due terzi dell’umanità, di cui solo il 3% cristiani. Eppure ci riserva belle pagine di storia di martirio, di contributi sociali, culturali offerti dai missionari… La chiesa è quasi nella totalità indigenizzata e ben stabilita. La Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche è bene organizzata, con diverse commissioni che curano l’evangelizzazione, la ricerca teologica, l’educazione, la formazione, le comunicazioni sociali, l’inculturazione, la giustizia e la pace; il programma di comunità di base ecclesiali è in piena fioritura.

AMERICA
– Le circoscrizioni che dipendono da Propaganda fide in America rappresentano in molte nazioni le zone più difficili, sia dal punto di vista geografico (vastità di territorio, mancanza di vie di comunicazioni), sociale (povertà, narcotraffico, guerriglia), che pastorale (scarsità di personale e di mezzi).
Si registra una crescita di coscienza missionaria con l’invio di sacerdoti fidei donum e missionari laici; la nascita di diversi seminari missionari; la celebrazione dei Congressi missionari americani (il prossimo sarà in Guatemala, nel novembre 2003).
Difficoltà e problemi:
a) Le motivazioni politiche nella difesa delle culture indigene provocano spesso un’erronea concezione della rivelazione divina e dell’inculturazione del vangelo. In alcuni casi viene promosso un ritorno alle antiche tradizioni religiose.
b) Le sètte, che diventano una vera sfida. Da qui la necessità di offrire una liturgia viva, un’esperienza di comunità e fratellanza, un’attiva partecipazione alla missione e all’annuncio diretto del vangelo.
c) Le sfide della cultura post modea, urbana, globale, pluralista, secolarizzata, che si manifesta in una perdita del senso religioso, nella disuguaglianza sociale, nella mancanza di rispetto per la vita e nella violenza.

aa.vv.

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