LETTERE – Cina: persecuzioni religiose

Egregio direttore,
da anni leggo la vostra bella rivista, ma ho avuto solo ora l’occasione di leggere un numero da me dimenticato. Si tratta di aprile 2003: articolo «Cina il gigante si è svegliato», di Mirco Elena.
L’articolista, dopo aver bene descritto origine, storia, tradizioni, politica e risveglio economico della Cina, si è completamente dimenticato di accennare alle varie, continue e pesanti persecuzioni religiose: cristiani, missionari, vescovi… torturati e imprigionati tuttora, per non voler essere «patrioti», dipendenti dal governo cinese e non dal papa di Roma. Tutto questo si deve sapere e l’autore, Mirco Elena, si aggiorni! Non si può tacere questa triste realtà.
Missioni Consolata dovrebbe sempre sottolineare che in Cina esiste pure «la chiesa del silenzio», legata a Roma. Qualche vostro articolo nel passato l’ha ricordato e bisogna farlo anche ora.
A parte questa grave dimenticanza di Elena, leggo con piacere i vostri interessanti articoli ed invio anche alle missioni qualche modesta offerta.
prof. Giuseppe Tomaselli
Treviso

Grazie della solidarietà con i missionari e le loro comunità. Grazie anche del suo rilievo critico, pertinente. Però non si tratta di «dimenticanza», bensì di «complessità».
Non si possono affrontare «le persecuzioni religiose» in Cina con poche battute. La superficialità diventerebbe più grave dell’omissione.

Giuseppe Tomaselli

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