Russia: IL NEMICO CATTOLICO

Ho letto con costeazione la lettera del vescovo
TADEUSZ KONDRUSIEWICZ, metropolita di Mosca. Mi ha
amareggiato perché ero convinto che certe cose potessero
accadere solo in paesi islamici.
Mi sono sentito interpellato dal grido del vescovo
«esprimete la vostra solidarietà!». Così ho fatto centinaia
di fotocopie della sua lettera; le ho inviate a
quotidiani, riviste e le ho diffuse presso la parrocchia
dove lavoro come catechista. Ho scritto anche al presidente
Putin e farò volantinaggi in tutti gli ambienti
dove ci saranno conferenze e dibattiti.
La lettera è stata pubblicata dalla rivista Vita Pastorale,
ottobre 2002. Vi prego di pubblicarla (almeno
in parte), perché sensibilizzi i lettori… voi che siete
così attenti ai diritti dei poveri, delle minoranze.

«È in atto davanti ai nostri occhi – scrive Tadeusz
Kondrusiewicz, presidente dei vescovi cattolici –
il dramma della chiesa cattolica in Russia, che dopo aver
sopportato le crudeli persecuzioni del secolo XX,
che l’avevano distrutta quasi completamente, dopo un
decennio di faticosa ricostruzione è sottoposta a nuove
prove…
Negli ultimi tempi si è attivata nel paese una campagna
anticattolica a tutto campo: manifestazioni e
picchettaggi, divieti di costruire chiese, atti di vandalismo
e profanazioni di edifici di culto, diffusione
dell’immagine mitizzata del “cattolico nemico”, ecc. I
cattolici russi sopportano le prove che gli vengono inferte
con la preghiera e la temperanza cristiana. Tuttavia,
negli ultimi mesi è iniziata la sistematica espulsione
dal paese di sacerdoti stranieri. Ciò viene
compiuto a scopo dimostrativo, con l’accompagnamento
di volgarità e offese, senza la minima spiegazione
dei motivi dell’espulsione…
Nessuna risposta chiara è stata data alle nostre richieste,
rivolte alle autorità statali della Federazione
russa con la preghiera di spiegare le cause del rifiuto
d’ingresso. Come cittadino della Federazione rivendico
la necessità di osservae le leggi. La chiesa cattolica
in Russia è una chiesa di russi, che collabora alla
costruzione di uno stato democratico di diritto. Le associazioni
religiose, secondo la legislazione russa e i
propri statuti, hanno diritto di invitare sacerdoti da
altri paesi…
Viene messa in dubbio la libertà religiosa, garantita
dalla costituzione, e l’uguaglianza di tutte le religioni
davanti alla legge. La situazione che si è creata fa sorgere
sospetti e diffidenze; non aiuta il consolidamento
della società né il dialogo intercristiano e interreligioso».

LUIGI PANICO

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