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I risultati provvisori pubblicati il 27 ottobre dalla Commissione elettorale indipendente (Cei) della Costa d’Avorio, non lasciano dubbi: Alassane Dramane Ouattara (Ado) è rieletto Presidente della Repubblica con l’89,77% dei suffragi.
Ouattara, eletto la prima volta nel 2010, è al suo quarto mandato e ha oggi 83 anni.
Alle elezioni di sabato 25 ottobre, tuttavia, non erano presenti i due maggiori oppositori, la cui candidatura era stata respinta dal Consiglio costituzionale.
Uno è Laurent Gbagbo (del Partito del popolo africano, Ppa), già presidente (2000-2010), e oppositore storico di Ouattara che gli successe all’epoca della crisi politico-isituzionale del 2010. L’altro è Tidjane Thiam, banchiere e politico del Partito democratico della Costa d’Avorio – Raggruppamento democratico africano (Pdci-Rda), altro nome di peso.
Tra i quattro contendenti rimasti in lizza contro Ado, c’erano due donne, tra cui Simone Ehivet, la controversa ex moglie di Laurent Gbagbo che ha ottenuto 2,4% arrivando terza.

Boicottaggio
Il tasso di partecipazione si è attestato al 50,1%, inferiore rispetto al precedente scrutinio, probabilmente perché Gbabgo e Thiem hanno chiesto ai propri sostenitori di boicottare le elezioni.
I due partiti Ppa e Pdci-Rda, il 26 ottobre, hanno emesso un comunicato congiunto, chiedendo l’organizzazione di nuove elezioni presidenziali credibili.
Al margine del processo elettorale ci sono stati episodi di violenze che hanno causato, dal 10 ottobre, una decina di morti.
Diversi dirigenti di Ppa e Pdci sono stati più volte ascoltati dalla polizia, per motivi sconosciuti. I due partiti hanno pure convocato una manifestazione di protesta da tenersi l’8 novembre prossimo.
Legislative in vista
Intanto la Cei si prepara alle elezioni legislative, che si terranno il 27 dicembre prossimo. A partire da oggi, 31 ottobre, fino al 12 novembre, sono aperte le candidature per i futuri deputati.
Il partito di Ouattara, il Raggruppamento degli houphouëtistes per la democrazia (Rphd, da Félix Houpohuët-Boigny, padre della patria e primo presidente delle Costa d’Avorio, che, tra l’altro, portò Ouattara in politica nominandolo primo ministro nel 1990, rda), punta a una larga maggioranza in Assemblea nazionale.
Il parlamento ha 255 seggi e, nella passata legislatura, l’Rphd ne aveva 155.
La Costa d’Avorio di Ouattara resta uno dei capisaldi della Francia in Africa dell’Ovest, dove la sua influenza si è ridotta drasticamente negli ultimi anni.
Marco Bello