Mer, 12 maggio 2021

At 17,15.22-18,1; Sal 148; Gv 16,12-15

I cieli e la terra sono pieni della tua gloria


Da Pensieri Luminosi, un pensiero al giorno del beato Giuseppe Allamano

Quando qualcosa va male, o potrebbe andare meglio, parlo del mio problema alla Madonna e sento subito che lei mi consola.




Mar, 11 maggio 2021

At 16,22-34; Sal 137; Gv 16,5-11

La tua destra mi salva, Signore


Da Pensieri Luminosi, un pensiero al giorno del beato Giuseppe Allamano

I missionari, se vogliono aver successo nell’apostolato, devono imparare la lingua locale. Per questo insisto molto perché si approfitti di tutto il tempo libero per studiarla.




Lun, 10 maggio 2021

At 16,11-15; Sal 149; Gv 15,26-16,4a

Il Signore ama il suo popolo


Da Pensieri Luminosi, un pensiero al giorno del beato Giuseppe Allamano

Senza fiducia in Dio non si può far nulla. E non confidare in Dio è un’offesa verso di Lui.




Dom, 9 maggio 2021 – VI DOMENICA DI PASQUA

At 10,25-26.34-35.44-48; Sal 97; 1Gv 4,7-10; Gv 15,9-17

Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia

Riposiamo nelle bellissime parole di Gv 15. Il Signore si consegna a noi, aprendoci il suo cuore. Siamo i suoi amici, i suoi confidenti. Quale gioia più grande? Il Signore non s’impone con prepotenza, ma ci invita ad una relazione sempre più viva e profonda con lui. In questa relazione – in cui ci ritroviamo scelti e amati da lui – risiede la nostra gioia vera e da essa nasce la testimonianza e l’azione, centrate sempre in un’unica finalità: l’amore reciproco, su cui la vita si raccoglie.


Da Pensieri Luminosi, un pensiero al giorno del beato Giuseppe Allamano

Quando un missionario termina il suo curriculum di studi, deve sapere che ha sempre la parola di Dio, la Bibbia, da approfondire.




Sab, 8 maggio 2021

At 16,1-10; Sal 99; Gv 15,18-21

Acclamate il Signore, voi tutti della terra


Da Pensieri Luminosi, un pensiero al giorno del beato Giuseppe Allamano

Quando non abbiamo voglia di pregare, invochiamo lo Spirito Santo. Egli toccherà il nostro cuore indurito e farà in modo che si apra al fervore.




Non voglio abituarmi

Testo di García Fernández P. Andrés |


Non voglio abituarmi.

No, non voglio.

Quando ogni giorno si sentono sparatorie accanto alla casa;
quando ogni giorno vedi decine di persone mangiare accanto ai topi, letteralmente, dai sacchi della spazzatura rotti che giacciono sui marciapiedi della capitale;
quando nelle code degli uffici o dei negozi, o dei mezzi pubblici si vedono solo volti tristi e stanchi, vestiti rammendati;
quando, nella capitale, l’acqua arriva nelle case dopo una o due settimane;
quando lo stipendio mensile di un impiegatonon è sufficiente per comprare solo quattro pagnotte.

Giorno dopo giorno… al punto che sembra (che tutto questo debba) essere normale.

Distribuzione di cibo a Carapita, periferia di Caracas, Venezuela (foto AfMC / James C. Patias)

No, non voglio abituarmi.

Non voglio abituarmi alla paura di parlare, perché perdi il lavoro e la borsa di cibo che potresti ricevere una volta al mese (dopo aver trascorso vari mesi nei canali del Delta Amacuro) …

Non voglio che la mia coscienza veda normale il contrabbando come l’unica alternativa per ottenere sapone e dentifricio, se non vuoi passare una settimana a remare (da villaggio sul fiume alla città più vicina, ndr) per vedere se il bonus che il governo offre per questo è arrivato …

Non voglio abituarmi a veder morire di tubercolosi persone lasciate abbandonate perché non possono arrivare in città…
Non voglio abituarmi a vedere bambini, giovani e adulti privati della possibilità di studiare per mancanza di quaderni e altro materiale didattico, per mancanza di libri, per mancanza di un salario degno per gli insegnanti…

Non voglio abituarmi a sentire ogni giorno che “gli altri sono i colpevoli”, gli altri non ci lasciano, gli altri…

Non voglio abituarmi a pensare che il corona-virus sia da incolpare per tutto, anche di quello che continua a non funzionare come (non funzionava) prima (del virus)…

Né voglio abituarmi a vedere la resilienza di così tante persone.

Caracas, coda per comperare cibo (Jaime C. Patias /AfMC)

Voglio rallegrarmi per ogni persona che si rialza, per ogni tentativo, per ogni sospiro di speranza.

Voglio sognare di nuovo con ogni sorriso, con ogni carezza, con ogni sforzo.

Voglio che si imprima a fuoco nella mia anima la gioia di quella bambina che dice alla mamma di sapere già le vocali e del suo fratellino più grande che, con espressione di trionfo, mi dice che lui sa già leggere e scrivere.

Voglio continuare ad emozionarmi nel vedere due anziani camminare per strada mano nella mano, innamorati; e ascoltando quei giovani fidanzati che sognano come sarà la loro famiglia, la loro storia d’amore.

Voglio rimanere senza parole di fronte alla bellezza del fiore che cresce umilmente completando con il suo colore e profumo la sinfonia della giungla e anche davanti a quella che cresce in città…

Voglio sentirmi una sola cosa con l’universo nel bel mezzo della tempesta e quando la leggera brezza mi accarezza…

Voglio fremere con ogni persona che sogna una nuova umanità e impegnarmi per ogni persona che costruisce giustizia e pace con il suo stile di vita e anche con chi lo fa attraverso i movimenti sociali e i tribunali…

Voglio gioire per tutti gli sforzi fatti in favore della riconciliazione delle persone e dei popoli.

Voglio cantare con ogni persona che si rialza dopo ogni caduta, cercando di essere migliore.

Voglio dirvi che oggi migliaia di persone si sono riconciliate, che sono nati migliaia di bambini, che centinaia di migliaia di innamorati si sono baciati (sì, anche nella quarantena), che centinaia di popoli continuano ad organizzarsi per riprendere i loro diritti, per recuperare la loro storia, le loro terre, la loro cultura, la loro dignità …

Oggi, anche oggi, come ieri e come domani, l’amore continua a vincere e a generare vita in tutto l’universo.

Voglio dirvi quello che già sapete: che Dio è Amore e che lui vince sempre e per sempre. Non lo vedete?!

García Fernández P. Andrés, aprile 2021
da Nabasanuka Comunidad Apostólica, diocesi di Tucupita, Venezuela

Bambini Warao ( AfMC)




Ven, 7 maggio 2021

At 15,22-31; Sal 56; Gv 15,12-17

Ti loderò fra i popoli, Signore


Da Pensieri Luminosi, un pensiero al giorno del beato Giuseppe Allamano

Nelle missioni dell’Africa le chiese sono povere e non hanno molte decorazioni. Gesù sta con i poveri e è contento ugualmente. Ma, da parte nostra, dobbiamo avere molta cura e fare in modo che tutto sia ben pulito e in ordine.




Gio, 6 maggio 2021

At 15,7-21; Sal 95; Gv 15,9-11

Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore

Dimorare nell’amore del Signore: questo è il programma del cristiano, che lo porta a condividere con tutti lo stesso amore che sperimenta in prima persona. La missione prima di ogni altra cosa è questione di gioia traboccante, come anche ci ricorda il ritornello del salmo odierno. La stessa osservanza dei comandamenti diventa risposta d’amore, non costrizione, tantomeno limitazione; è sentiero tracciato per aiutarci ad incanalare la nostra libertà verso il bene nostro e degli altri.


Da Pensieri Luminosi, un pensiero al giorno del beato Giuseppe Allamano

Tutti amiamo la nostra mamma e abbiamo fiducia in lei. Cerchiamo di amare la Madonna con amore filiale e facciamo il possibile per sentire sempre più questo affetto verso di lei.




Mer, 5 maggio 2021

At 15,1-6; Sal 121; Gv 15,1-8

Andremo con gioia alla casa del Signore


Da Pensieri Luminosi, un pensiero al giorno del beato Giuseppe Allamano

Noi che amiamo Dio dovremo morire tutti di mal di cuore. A furia di amare Dio il cuore, sede dell’amore, si consuma e si ammala.




Mar, 4 maggio 2021

At 14,19-28; Sal 144; Gv 14,27-31a

I tuoi amici, Signore, proclamino la gloria del tuo Regno


Da Pensieri Luminosi, un pensiero al giorno del beato Giuseppe Allamano

Se qualcuno non sente amore per la Madonna lo chieda; non amare la Madonna è un brutto segno.