Gio, 11 febbraio 2021

Is 66,10-14c; Gdt 13,18-19; Gv 2,1-11

Tu sei splendido onore della nostra gente

Maria è presente al primo dei segni compiuti da Gesù e all’ultimo, il sommo, quello della croce. Sentiamoci abbracciati dalla Madre di Dio. In Mongolia c’è una particolare venerazione per la mamma. Buona parte del lirismo tradizionale è dedicato a lei. In una cultura nomadica, abituata agli spostamenti e ai cambi, la mamma rappresenta il punto fisso, ciò che non muta anche se tutto attorno le cose passano. Nella storia Maria sceglie i piccoli, come a Lourdes, per riportarci all’essenziale.


Un po’ di carità risolve tutto. Siamo fragili come vasi di terracotta posti gli uni accanto agli altri scocciandoci reciprocamente. La medicina è la carità: allarghiamoci il cuore.

(da PUNTI LUMINOSI, Un pensiero al giorno del Beato Giuseppe Allamano)


Ventinovesima Giornata Mondiale del Malato

Cari fratelli e sorelle!
La celebrazione della XXIX Giornata Mondiale del Malato, che ricorre l’11 febbraio 2021, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, è momento propizio per riservare una speciale attenzione alle persone malate e a coloro che le assistono, sia nei luoghi deputati alla cura sia in seno alle famiglie e alle comunità. Il pensiero va in particolare a quanti, in tutto il mondo, patiscono gli effetti della pandemia del coronavirus. A tutti, specialmente ai più poveri ed emarginati, esprimo la mia spirituale vicinanza, assicurando la sollecitudine e l’affetto della Chiesa. […]
Davanti alla condizione di bisogno del fratello e della sorella, Gesù offre un modello di comportamento del tutto opposto all’ipocrisia. Propone di fermarsi, ascoltare, stabilire una relazione diretta e personale con l’altro, sentire empatia e commozione per lui o per lei, lasciarsi coinvolgere dalla sua sofferenza fino a farsene carico nel servizio (cfr Lc 10,30-35).

Qui il testo completo del messaggio di papa Francesco
Uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli (Mt 23,8). La relazione di fiducia alla base della cura dei malati“.