Bolivia, il 5° Congresso Missionario Americano (CAM 5) /1

CAM 5

Testo e foto dal CAM 5 di Jaime Carlos Patias, IMC |


10 luglio 2019 – La Missione “ha un cuore, un centro, un nome: Gesù Cristo”. Il lavoro missionario non è “filantropia”, nemmeno è nato “dalle nostre opere di buona volontà”, ma è prima di tutto una “benedizione” per tutti coloro ai quali il Vangelo è annunciato.

CAM 5 messa di apertura

Questo è il cuore del messaggio che il Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha pronunciato, martedì 10 Luglio, durante la Messa di inaugurazione del 5° Congresso Missionario Americano (CAM 5), nella città de Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia.

Dal 10 al 14 luglio circa 3.000 missionari provenienti da tutta l’America si incontrano per riflettere sulla “gioia del Vangelo, cuore della missione profetica, fonte di riconciliazione e di comunione”. Sono laici, sacerdoti, diaconi, vescovi, religiosi e seminaristi che, durante il Congresso, saranno accolti dalle famiglie di Santa Cruz in 55 parrocchie e in alcune case religiose.

“La storia della salvezza porta sempre la benedizione di Dio”, ha detto il Cardinale Filoni, inviato speciale del Papa Francesco al Congresso. “Nel nome di Gesù si trova tutta la benedizione di Dio per l’umanità. E, quindi, il lavoro missionario è soprattutto un servizio di benedizione per tutti coloro ai quali viene annunciato il nome del Signore. Le stesse opere di educazione, di sostegno e di difesa degli oppressi, insieme alle opere di carità, di giustizia, di scelta preferenziale dei poveri e degli emarginati, insomma l’uscita verso le varie periferie esistenziali, come dice il Papa Francisco, sono legate tra loro indissolubilmente dal nome di Gesù, e per questo, sono una benedizione”, ha aggiunto il Cardinale Filoni mentre ricordava che il lavoro missionario è, nello stesso tempo, annuncio e testimonianza. “Annuncio di Gesù e testimonianza della vita ricevuta in Cristo”.

Madre Maria Ignazia de Jesus

CAM 5 – Madre Maria Ignazia de Jesus

A questo proposito, il Cardinale ha citato l’esempio della Beata Madre Maria Nazaria Ignazia di Gesù, autentica “missionaria del nostro tempo”, le cui reliquie erano presenti alla messa. Una donna spagnola che ha vissuto tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX secolo, in Bolivia, dove ha scoperto un grande passione per l’apostolato missionario e per questo ha fondato la Congregazione delle Missionarie Crociate della Chiesa, dedicata al servizio dei poveri e degli emarginati. La Beata sarà canonizzata il 14 ottobre da Papa Francesco.
Alla fine, il Cardinal Filoni ha espresso l’augurio che questo Congresso possa, “rafforzare il nostro impegno missionario e dare un nuovo impulso nello zelo e nella passione per Cristo. Questa è la vera benedizione”.

A nome del Papa, il Cardinale ha ringraziato i vescovi della Bolivia e il direttore delle Pontificie Opere Missionarie (PP.OO.MM) per l’impegno profuso nell’organizzazione del Congresso.

Partecipano al Congresso in Bolivia, 12 missionari e missionarie della Consolata, tra cui il Superiore Generale, P. Stefano Camerlengo, Il Consigliere Generale per l’America, P. Jaime C. Patias e la Consigliera Generale per l’America, suor Maria Conceição. Sono presenti anche i vescovi colombiani, Mons. Luiz Augusto Castro, arcivescovo di Tunja e Mons. Francisco Javier Munera Correa, del Vicariato Apostolico di San Vicente del Caguán.

Congressi Missionari Continentali

Nel 1977, il Messico ha celebrato il suo 7° Congresso Missionario Nazionale, a Torreón. Su iniziativa del Cardinale Agnelo Rossi, allora Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, sono stati invitati al Congresso i vescovi responsabili delle Commissioni missionarie e i direttori Nazionali delle Pontificie Opere Missionarie (PP.OO.MM.) di diversi paesi dell’America Latina, che in questo modo ha conferito un carattere continentale all’evento. In quel Congresso fu presentata la proposta di ripetere l’esperienza a livello Latino Americano ogni cinque anni. Così, il Congresso Missionario di Torreón (Messico) nel 1977, è diventato il 1° Congresso Missionario Latino Americano (Comla 1). Nel 1999, in occasione del 6° Comla nella città di Paranà, Argentina, il Congresso ha aperto i suoi confini a tutto il Continente Americano, diventando il 1° Congresso Missionario Americano (CAM 1) e il 6° Congresso Missionario Latino Americano (Comla 6). Mettendo insieme i due eventi, è diventato (CAM 1 – Comla 6).

CAM 5

Cronologia

  • 1977 – Comla 1, Torreón (Messico);
  • 1983 – Comla 2, Tlaxcala (Messico)
  • 1987 – Comla 3, Bogotá (Colombia)
  • 1991 – Comla 4, Lima (Perù)
  • 1995 – Comla 5, Belo Horizonte (Brasile)
  • 1999 – CAM 1 – Comla 6, Paraná (Argentina)
  • 2003 – CAM 2 – Comla 7, Guatemala (Guatemala)
  • 2008 – CAM 3 – Comla 8, Quito (Ecuador)
  • 2013 – CAM 4 – Comla 9, Maracaibo (Venezuela).
  • 2018 – CAM 5, Santa Cruz de la Sierra (Bolivia). Viene abbandonato definitivamente l’acronimo Comla, per essere conosciuto unicamente come CAM.

Jaime C. Patias, IMC

CAM 5 – concelebrazione iniziale

Celebrazione di apertura

La testimonianza di mons. Eugenio Scarpellini, vescovo di El Alto, sul V CAM

La parola di padre Stefano Camerlengo, superiore generale dei Missionari della Consolata

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