Occhio e tieni d’occhio

Nei mesi scorsi la Fesmi (Federazione stampa missionaria italiana) ha lanciato l’iniziativa «Notizie, non gossip», con l’obiettivo di raccogliere e incanalare, con una proposta positiva, la profonda insoddisfazione, diffusa nel mondo missionario e in larghi strati dell’opinione pubblica italiana, per come l’informazione televisiva tratta i temi legati al Sud del mondo. In modo particolare l’attenzione si appunta sulla Rai: non perché la sua offerta informativa sia peggiore di quella delle tv commerciali, ma per il fatto che al servizio pubblico il cittadino – che paga il canone – ha diritto a chiedere di più e meglio. Di qui è nata, nel novembre scorso, l’idea di un editoriale comune, apparso sul numero di gennaio o febbraio delle riviste aderenti. Il 24 gennaio scorso l’editoriale è stato diffuso alle agenzie e ai media, che l’hanno rilanciato in modo significativo. L’appello ha avuto buona accoglienza su varie testate.
L’iniziativa Fesmi si inseriva sulla scia di un impegno avviato da tre riviste (Nigrizia, Missione oggi e Mosaico di Pace) che, assieme ai rappresentanti della Tavola della pace (e, in un secondo tempo, di Usigrai e Fnsi), nei mesi scorsi avevano esercitato una sorta di pressing sulla Rai, nella persona del direttore generale, Alfredo Meocci, chiedendo che la Tv di stato aprisse una sede in Africa.
All’indomani del lancio dell’editoriale, in un incontro con alcuni direttori di riviste missionarie, lo stesso Meocci annunciava la prossima apertura di una sede Rai a Nairobi, in Kenya. Il CdA della Rai ha inoltre deciso di aprire una sede anche in India, a Nuova Delhi. Il corrispondente designato per l’India è Agostino Mauriello (Tg2), quello per l’Africa è Enzo Nucci (Tg3). Tali decisioni non vanno messe in relazione – sic et simpliciter – al «polverone» suscitato dalla Fesmi. Resta il fatto che qualcosa si muove, nella direzione, da noi auspicata, di un miglioramento del servizio.

Come impegno concreto, un nuovo passo sulla via di una diversa informazione, la Fesmi propone ai lettori delle riviste associate di focalizzare la propria attenzione sull’area dei Grandi Laghi (Rd Congo, Rwanda, Burundi e Uganda). Il Congo si appresta a vivere una stagione importante (a giugno si terranno le prime elezioni democratiche dopo 40 anni).
L’appello che rivolgiamo ai lettori è duplice:
• informarsi su quanto sta avvenendo in quell’area;
• «monitorare» come i media (in particolar modo la Rai) daranno conto degli eventi in Congo e dintorni da qui all’estate.
Perché tutto questo abbia un impatto anche all’esterno, chiediamo ai lettori che condividono il senso dell’iniziativa di aderirvi apponendo la propria firma nello spazio apposito e inviando copia alla segreteria della rivista corrispondente (oppure compilando il modulo in internet).
Le adesioni raccolte saranno la prova che nel paese c’è una diffusa domanda di informazione di qualità, nel segno del rispetto dei popoli, delle culture, della dignità integrale della persona.

FESMI