Carenza di obiettività?

Caro direttore,
ho letto con molto interesse
il DOSSIER sull’università
cattolica del Mozambico
(Missioni Consolata,
febbraio 2003). Però su alcuni
aspetti l’ho trovato
carente di obiettività circa
coloro che hanno dato un
sostanziale contributo alla
realizzazione dell’università.
Per esempio: non è stato
dato il giusto riconoscimento
a padre Lorenzo Ori
che, lasciato il Kenya, ha
diretto i lavori di ricostruzione
del complesso di
Nampula; non sono stati
menzionati i lavori finanziati
dall’Associazione di
volontariato «Insieme»
(AVI), che con encomiabile
impegno ha raccolto l’equivalente
di un milione
di mattoni (circa 370 mila
euro) e ha finanziato la
scuola pre-universitaria di
Cuamba, dedicata alla memoria
di padre Eugenio
Menegon, composta di
ben 10 fabbricati.
A quel tempo sembrava
che, senza la scuola pre-universitaria,
la facoltà di agraria
di Cuamba incontrasse
difficoltà a nascere!
(Una foto di questo complesso,
al posto del monumento
alla Coca-Cola, sarebbe
stata più opportuna).
Si poteva anche
accennare al Centro nutrizionale
per bambini di
Cuamba, sostenuto da alcuni
anni dalla nostra Associazione
e che quest’anno
sarà ristrutturato con
ben 50 mila euro.
Non voglio ricordare gli
impegni che abbiamo in
Kenya (prossima apertura
di un ospedale), né quelli
in Mozambico… Tutte
queste cose non si potevano
ignorare, perché l’autore
del dossier conosce benissimo
l’attività della nostra
Associazione, che opera
a fianco dei missionari
della Consolata da oltre
17 anni.
Il vero volontariato è discreto
e silenzioso, ma ignorarlo
completamente è
riduttivo del suo grande
apporto. Mi riferisco alle
associazioni che non hanno
finanziamenti pubblici,
ma che quotidianamente
sono impegnate a raccogliere
fondi vendendo torte
e fiori davanti alle chiese
e nei mercati per aiutare
i paesi poveri…
Perché Missioni Consolata
parla così poco del volontariato?

Più che di carenza di obiettività,
si è trattato di
lacune. E siamo grati al
presidente dell’AVI di averle
colmate. Tuttavia
occorre ricordare che le
lodevoli e importanti opere,
realizzate dall’AVI
in Mozambico, sono indipendenti
dall’università
cattolica.
Parliamo poco del volontariato?
L’abbiamo
fatto in marzo con il progetto
«acqua per la vita»
di Matiri (Kenya); lo facciamo
in questo mese (vedi
l’articolo sul Madagascar).
E, se l’AVI scrivesse
un articolo, saremmo
felici di pubblicarlo.

Gino Merlo